Nevicava, nevicava.Fagiolino era sdraiato sul divano
in soggiorno e guardava sonnecchioso i grandi fiocchi bianchi scendere dal
cielo. C’era silenzio intorno. All’improvviso si accorse che qualcosa di
strano stava accadendo: sembrava quasi che il grande pupazzo di neve che aveva
costruito in giardino si stesse muovendo!
“Impossibile”
Eppure vide proprio
che gli strizzava l’occhio e gli faceva un cenno di saluto con la mano
come per dirgli: “Dai prova a prendermi!”.
Partì quindi come un razzo sullo
slittino del bambino.
Fagiolino,che amava le sfide,senza neanche pensarci troppo, uscì di casa, e
via all’inseguimento! Percorsero così boschi e vallate sulla neve soffice e
ovattata, finchè finalmente il bambino riuscì a
raggiungere il velocissimo pupazzo.
Ma appena si avvicinò per
toccarlo sentì una voce profonda che dall’alto di una rupe diceva:
“Bravo, hai superato con coraggio la prova”.
Era il Gran Saggio che abitava
nel Castello di ghiaccio azzurro lassù
sulla vetta più alta.
“Come premio per la tua bravura
sei invitato al Torneo Invernale della Palla di Neve che si svolgerà domani al
mio Castello, sarai l’ospite d’onore” continuò il Gran Saggio “Portati i
pattini, lassù“ e indicò il maestoso castello “è tutto di ghiaccio “
“Ti guiderà
il tuo bianco amico che ti ha condotto fino a qui, ti aspettiamo, non tardare”
e scomparve improvvisamente dalla vista.
Fagiolino, si
stropicciò gli occhi: che avesse solamente sognato? Ma no, il pupazzo di neve
era lì che lo aspettava per la via di ritorno, era tutto vero!
Il giorno
dopo arrivarono puntuali al Castello. Era veramente magnifico, vastissimo e per
la verità un po’ freddino. Infatti enormi stalattiti facevano da lampadari e le
stanze erano collegate fra di loro da rapide piste da bob. Piccoli pinguini
scivolavano da una parte all’altra della dimora su monopattini d’argento, in
mille faccende affaccendati! Veramente divertente!
Nella sala
principale, grande come uno stadio , si svolgeva il Torneo Invernale della
Palla di Neve.
“Ma chi sono
i partecipanti? ” si chiedeva Fagiolino.
Mentre così
pensava apparve il Signore del Castello che rivolgendosi al bambino disse:
“ Finalmente
sei arrivato, sarai tu come ospite d’onore
a premiare il vincitore”
“Io? Proprio
io?” esclamò stupito il bambino.
“Sì, proprio
tu, ma ad una condizione; per regolamento del Torneo non potrai parlare ai
partecipanti se non quando saranno tutti entrati nella sala per il saluto, sarai quindi bendato fino a quel momento. Accetti?”
rispose il Gran Saggio.
Fagiolino ci
pensò un po’ su e poi accettò. Non poteva vedere niente ma dopo poco, cominciò
a sentire un certo tramestio e qualche risatina. Infine il silenzio. Non volava
una mosca. Voleva gridare, sapere cosa stava succedendo, non ne poteva più era
troppo curioso. Ma resistette a non parlare e
dopo un tempo che gli parve interminabile venne liberato dalla benda.
“ Te lo sei
meritato ”udì esclamare in coro.
Fu così che
vide tutti i suoi amici, i genitori, la maestra, persino
il suo adorato gatto e gli abitanti della dimora di ghiaccio muniti di pattini
e con bellissime ceste piene di palle di neve, riuniti nella sala che cantavano
festosi: “Tanti auguri a te, tanti auguri a te”. Preso dal mistero del Castello si era dimenticato che
quello era il giorno del suo compleanno!!! Gli avevano fatto un bellissimo
regalo, una vera festa a sorpresa. Evviva!
Fagiolino si
svegliò di soprassalto: era stato solo un sogno. Peccato. Ma una cosa aveva
imparato:il silenzio è d’oro,aveva ragione la mamma a dirglielo spesso.