Il vento
faceva girare i grossi petali colorati della girandola e lui la guardava
come ipnotizzato. Era quasi primavera e la mamma aveva riempito di girandole il
grande terrazzo pieno di sole affacciato sul mare e lui amava osservare
il turbinio dei loro colori che si fondeva con l’azzurro del cielo e delle onde.
Un mattino
gli sembrò di girare insieme al vento, tutto il suo mondo diventò un
arcobaleno di luce e per incanto si trovò trasportato fin su verso le nuvole
aggrappato ad una enorme girandola rossa.
“Come mai mi trovo quassù?” si chiedeva
meravigliato.
Mentre voleggiava attraversando mari e monti con le rondini e i gabbiani che
gli facevano l’occhiolino e lo accompagnavano nel suo volo
fatato, improvvisamente vide in lontananza un draghetto rosso che sputava fuoco
e fiamme!
“Bimbo,bimbo,hai visto passare il mio
nemico mortale il Cavaliere Errante?”chiese il draghetto,che si chiamava
Fuochetto. Fagiolino lo guardò meravigliato,e poi gli fece un
magnifico sorriso.
“Hei bimbo,dico a te hai visto passare
un grande cavaliere con il mantello nero e gli stivali più veloci del
mondo?”insistette Fuochetto.
Questa volta Fagiolino,che lo trovava
simpatico e un po’ buffo lo salutò con la mano rimanendo sempre in silenzio.
Il drago rimase interdetto e quasi offeso chiese:
” Non ti faccio paura,io che sono
il terrore dei cieli e della terra intera? Insomma un po’ di rispetto per noi
creature della guerra e del terrore!”disse con un gran vocione sputando fiamme
e lapilli! In fondo in fondo sapeva che era tutta una recita, non ci credeva tanto
neanche lui. Infatti il
bimbo,che nel suo candore e stupore vedeva le cose nella loro vera essenza, continuava
a sorridergli.
“Se questa è la paura che incuto,temo
che sia meglio andare in pensione!”si disse sconsolato Fuochetto. A questo
punto il bambino,vedendo la tristezza nei suoi occhi gli tese la mano e lo
accarezzò. Nessuno lo aveva mai fatto!
Ne fu intenerito, sotto la
sua spessa corazza aveva anche lui un cuore.
Talvolta un piccolo
gesto di affetto e gentilezza fa nascere un fiore nella roccia!
Decise quindi di rinunciare
all’inseguimento del Cavaliere Errante e di tornare nella sua grotta in cima
alla Montagna Infuocata a giocare a ramino con i draghetti suoi nipotini.
“Ciao” fagiolino lo salutò con la mano, sorridendogli ancora.
E fu con un sorriso che il bimbo si
risvegliò dal suo lungo viaggio nella fantasia, circondato da girandole di
tutti i colori che gli avevano sussurrato questa speciale ninna nanna, nel
grande terrazzo inondato di sole.