mercoledì 11 giugno 2014

GIARDINI SOGNI E MAGIA

Ecco una fiaba scritta per un'associazione di Pisa che scopriva le meraviglie dei giardini privati pisani...Buona lettura...
Era una sera d’inizio estate che sembrava quasi avvolgere con il suo calore l’intera città di Pisa,come un mantello invisibile. La luce dorata del tramonto scivolava lieve dall’alto di una antica torre di pietra e s’infilava un po’ birichina a illuminare con gli ultimi raggi un giardino profumato e segreto.Al suo interno,pieno di limoni, aranci e mimose si sentivano però delle voci che discutevano molto vivacemente.
 Eh,no,no questa volta non entreranno,non glielo permetteremo!”così diceva Martinello,lo spiritello-guardiano del quartiere San Martino.Mentre parlava  con foga i suoi verdi  baffoni si agitavano e gli occhietti vispi sembravano lanciare fulmini e saette!Era veramente arrabbiato.
“Calmati, calmati,non prendertela così,troveremo una soluzione”rispondevano gli altri cugini, spiritelli  dei giardini pisani,intorno a lui…
Ma cosa stava succedendo di così grave in quel piccolo angolo di paradiso? Negli ultimi anni i giardini più nascosti  della città erano stati  aperti a grandi e bambini e una folla colorata e un po’esuberante  aveva invaso quegli spazi freschi e profumati rimasti sconosciuti per molto tempo.Questo però aveva turbato la quiete degli spiritelli dei giardini,strani  tesserini piccoli piccoli e verdi  verdi, che li custodivano come fossero dei tesori preziosi.E questa volta avevano deciso di non fare entrare nessuno.Erano gelosi della loro pace e delle bellezze che avevano il compito di proteggere.
“Faremo lo sciopero di orti e giardini”continuò Martinello “Non entreranno,non ci invaderanno!”
Detto fatto!.Non appena i visitatori provarono e mettere piede nel primo bellissimo giardino le siepi si chiusero diventando un unico rovo appuntito, i fiori lanciarono piccoli proiettili di polline che fecero starnutire ogni persona e una miriade di apine dorate incominciarono a punzecchiare chiunque si avvicinava.   Persino i  gabbiani dell’Arno arrivarono in picchiata per spaventare i poveri visitatori.Insomma stava succedendo veramente il finimondo!!
Fu a questo punto che,come spesso succede nelle favole,arrivò in aiuto Vaniglina,la fatina delle cose dolci.”Uhm,come sempre devo intervenire  per calmare gli animi un po’ agitati”pensò guardandosi intorno.Per prima cosa bloccò il tempo con un tocco di bacchetta magica.Ogni cosa si fermò,niente si muoveva più.”E ora basterà che ognuno mangi un magico “confetto tenerezza”per tornare alla serenità”aggiunse agitando di nuovo la bacchetta fatata.Ed ecco arrivare dal cielo tanti bei confettini colorati che incominciarono a saltellare dappertutto infilandosi nelle bocche dei presenti,spiritelli compresi.E magia delle magie,il sorriso e l’allegria ritornarono all’improvviso.
Le siepi si riaprirono e grandi e bambini poterono finalmente entrare nel giardino incantato accolti dal profumo dei fiori e dal ronzio delle apine,ormai pacifiche.Tutto era tornato alla tranquillità.
“Fatina,fatina,non andare via.Quando ti rivedrò?”chiese allora una bimba paffuta che l’aveva vista mentre a poco a poco si allontanava nell’azzurro.
“Chissà,forse prima di quanto tu creda”rispose in un soffio Vaniglina mentre scompariva lasciando dietro  di sé un aroma delicato.E nell’ultima sera di giugno illuminata da mille stelle,nel piccolo teatro di un rigoglioso giardino, pieno di bimbi e di colori apparve all’improvviso un grande cesto colmo di palloncini bianchi e rossi.Era un regalo della fatina per la pace ritrovata.”Riempiteli dei vostri desideri e voleranno sempre più in alto” si sentì mormorare con dolcezza da Vaniglina.La notte si colorò così di sogni, profumi e di magia……………             

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