Era una giornata luminosa. La mamma aveva
proposto a Fagiolino una passeggiata nel bosco. Nel loro bosco, il bosco
“magico”, come l’avevano chiamato. Lì dove, per la prima volta, la mamma aveva
sentito parlare il suo bimbo ancora nella pancia. Era il loro segreto, che
custodivano gelosamente. Non era molto lontano della città e l’avevano
raggiunto facilmente. Avevano incominciato a camminare immersi nel verde. In
silenzio, si tenevano la mano. Intorno pace e profumo di erba. Sembrava di
essere in una fiaba, tanto era tutto perfetto, si aspettavano di veder sbucare
da un momento all’altro i sette nani di Biancaneve!
Fagiolino ad un certo punto sbottò:”Quanto silenzio! Mi
mancano i clacson delle macchine, le risate dei compagni, anche le urla dei
cuginetti. Insomma un po’ di rumore!”
La mamma sorrise “ Sediamoci qui” e indicò una grande
quercia.
“Ascolta la natura” aggiunse poi.
” Concentrati”
Il bambino seguì il suo consiglio e a poco a poco incominciò a sentire i piccoli
rumori del bosco: il brusio delle api, la sinfonia del vento che giocava con
gli alberi, gli scoiattoli che saltellavano sui rami.Persino le formiche
mormoravano fra di loro con una vocina sottile sottile; gli sembrava
quasi di capire quello che dicevano:
“C’è una grossa briciola laggiù, andiamo a prenderla.”Incitava
una simpatica formica.
Un leprotto passò rapido muovendo le lunghe orecchie, dietro
di lui una coniglietta paffuta.
“ Sono più veloce di Speedy Gonzales” si vantava saltellando
contento.
Ascoltando con attenzione il silenzio si era
trasformato in mille voci.
“Parla poco, ascolta assai e giammai tu fallirai”gli
cinguettò un uccellino all’orecchio.
Fagiolino era stupefatto. Come aveva fatto a comprenderli? Era forse passata di lì la sua amica Fata Turchina che gli aveva dato una mano? Aveva imparato una cosa nuova, questo era evidente anche a lui.
La mamma gli era rimasta
accanto, seduta sotto l’albero. Con gli occhi chiusi anche lei aveva
ascoltato le parole piene di magia che provenivano dal bosco. Il tintinnare
delle fragoline, rosse e profumate, che sussurravano all’ombra di un grande
cespuglio, lo sbadiglio delle campanule azzurre accarezzate dal vento; la musica della natura la sorprendeva sempre.
.Quando
aprì gli occhi vide Fagiolino che la guardava colmo di stupore.
“Mamma, mamma sai
cosa è successo? "e raccontò quello che aveva sentito.
“ Ti dirò un piccolo segreto” rispose lei “ non si ascolta
solamente con le orecchie ma anche con il cuore. E quando ti sintonizzi su
questo speciale canale riesci a percepire le cose più vere”.
Ritornarono a casa pieni della musica delle voci del bosco.Fagiolino
incominciò ad ascoltare spesso “radio
cuore”, lasciò aperto il canale delle emozioni e imparò a capire anche il
miagolio della sua gattina Pallina!
Ma non abbandonò mai l’dea che accanto a sé vegliava una
piccola fata dalle mille sfumature azzurre come il cielo.
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