“Ciao Maria
come sei bella, usciamo insieme?”. Sembra una conversazione romantica fra due
innamorati, ma in realtà sono due adolescenti sconosciuti che parlano in rete.
Si inizia così una chat , per gioco e con semplice leggerezza si postano foto, si
spargono briciole di vita personale nell’universo di internet, ma chi è il
Pollicino che le raccoglie?
Talvolta, purtroppo sempre di più, l’identità reale
nascosta nella apparente scena virtuale è quella di un orco che può molestare,
perseguitare e fare a pezzi la personalità ancora fragile e in
germoglio di un adolescente.
Internet è
una piazza reale che ci apre al mondo, un utile strumento di conoscenza ma da
gestire con cautela, direi anche con saggezza. Non pensiamo che quando i nostri
ragazzi stanno chiusi nella loro camera davanti al computer, o al telefonino siano al sicuro da ogni pericolo…Forse stanno
aprendo la finestra ad un mondo sconosciuto che può arrivare fino alla
molestia, alla vergogna, all’umiliazione condivisa ,e proprio per questo più
bruciante. Le ferite dell’anima sono difficili da curare. Senza allarmismi ma
con equilibrio stiamo vicino ai nostri figli adolescenti, hanno bisogno di noi
e del nostro esempio. Anche per gli adulti Iphone e tablet sono una costante
tentazione,da usare con cautela.
La stessa scuola incomincia ad intervenire con proposte di ascolto e
formazione per i ragazzi ormai completamente connessi fra di loro con il filo
invisibile e spesso indistruttibile dei social.
“ Non uscite
con sconosciuti” era la raccomandazione dei
genitori di ieri…
Oggi così cerchiamo di difendere i nostri piccoli dall’ingenuità dell’incontro in rete.
Ma il vero pericolo, su cui riflettere, è anche la voglia di mostrarci a tutti i costi in un universo in cui tutto è amplificato e condiviso nell'apparenza.
Meditiamo, mamme , meditiamo...
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