Scrivere per bambini ti permette di aprire la finestra sul loro mondo e di guardare gli avvenimenti dal loro punto di vista. Certe volte si riscopre un angolo di arcobaleno che credevamo perduto dentro noi....Oggi, un petalo di primavera. Questa è una fiaba scritta tempo fa per il bambino di un'amica, che in quel periodo della sua giovinezza, si sentiva un pò sradicato...Chissà se la riconosce!Eccola:
Le ciliegie erano lì sull’albero: rosse e succose. Il buon Ghigaccio le guardava con golosità,dovevano essere buonissime e chissà che marmellata avrebbe fatta la mamma!
Le ciliegie erano lì sull’albero: rosse e succose. Il buon Ghigaccio le guardava con golosità,dovevano essere buonissime e chissà che marmellata avrebbe fatta la mamma!
“Le farò una sorpresa”disse fra sé e sé
il bimbo”ne raccoglierò un bel cestino e gliele porterò in regalo”.Tutto soddisfatto incominciò ad
arrampicarsi sull’albero ma più saliva più le ciliegine sembravano lontane e
mentre dondolavano alla brezza estiva parevano sussurrare con una certa aria di
sfida “prendici,prendici,mangiaci,mangiaci!”.
E Ghigo saliva saliva…..Ma
all’improvviso il dolce venticello che allietava il pomeriggio d’estate
incominciò a trasformarsi in un soffio
impetuoso.Il ciliegio oscillava e il bambino,che
si era ormai arrampicato quasi fino alla sua cima si trovò in una situazione piuttosto
difficile,non riusciva più né a scendere né a salire!
“Vento,vento smettila di scuotermi!”incominciò a gridare; ma ovviamente non succedeva
niente.
“E’ sempre
così”pensò con una certa amarezza mentre si stringeva al tronco.
“Fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!Ogni volta che tento un’impresa,anche la più semplice,c’è sempre qualche inconveniente!Ci tenevo così tanto a fare un bel
pensiero alla mamma!”
“Non rinunciare,non rinunciare,continua,continua” gli
mormorò vicino una vocina.
Ghigo guardò in alto verso i frutti
appetitosi,oggetto dei suoi desideri e delle sua fatiche e vide con stupore un
rosso folletto,a cavalcioni di un ramo che lo guardava ridendo.
“Sono Ceresello,lo spiritello del ciliegio è un po’
che osservo i tuoi sforzi, mi hai fatto simpatia e tenerezza,sei un bimbo
tenace e sensibile”disse l’omino.
“Oh!!…”esclamò colpito Ghigaccio e poi,pensandoci un
po’ su “gentile folletto del bosco,puoi aiutarmi a scendere? Ho paura che questo
vento impetuoso faccia cadere l’albero a cui sono aggrappato.Aiutami!”supplicò
ancora.
“Certamente ti aiuterò,però il tuo è un timore
immotivato:questo albero ha radici solide e profonde e non basta certo un po’
di vento per abbatterlo!”
“Chissà forse ti piacerebbe fare un giro sullo
scivolo verde della linfa del ciliegio che ci
porterà fino alle sue radici,così potrai vedere di persona quello di cui
parlo”.
E un, due tre oplà,ridusse il bambino fino a farlo
diventare piccolo piccolo e insieme percorsero con velocità l’albero da cima a
fondo. Ghigo capì finalmente come fosse saldo il legame fra la pianta e la terra e pensò che
forse lo scherzoso Ceresello voleva impartirgli una lezione ben più importante.
“Anche tu sei come un giovane albero,verde e sottile,
pieno di boccioli che diventeranno frutti maturi,hai radici ancora piccole e in
superfice, ma col tempo gli affetti,l’esperienza,le emozioni daranno loro spessore e profondità e il vento della vita potrà solo
scuoterti ma non abbatterti!” disse infatti lo spiritello con una certa
gravità.
“Ma ora su,ritorniamo in cima alla pianta e buona
fortuna per la tua raccolta di frutta!”
Nel frattempo,come per incanto la tempesta era
cessata e il bimbo potè finalmente fare una scorta di ciliegie per tutta l’estate.Ma da allora, ogni volta che guardava il ciliegio
oscillare al vento,pensava che chissà,anche dentro di lui i legami con la terra
e con la vita diventavano più forti e saldi. E intanto la mamma gli sorrideva
con amore….
Fatemi sapere mamme e papà, cosa ne pensano di queste fiabe i vostri bambini...aspetto vostre idee, opinioni,suggerimenti...Petali di primavera.
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