" Ero seduta in un prato circondata da tante bolle
colorate. Soffici,festose, mi accarezzavano i capelli, la pelle, sembravano
avvolgermi, alcune volte addirittura mi solleticavano con delicatezza. Altre
volte mi premevano con insistenza, sembravano volermi urtare. Guardando
meglio, dentro le bolle c’erano delle
faccie, degli occhi, dei posti, frammenti del passato.
Non si fermarono per molto, dopo pochi minuti incominciarono a volare
via, scomparivano senza lasciare traccia. A quel punto ho percepito una
sensazione strana, era come se una parte della mia vita si fosse volatilizzata.
Mi sono svegliata di colpo durante la
notte. Mi sentivo senza forze, svuotata. Non so perché ma mi sei venuta in
mente. Mi era sembrato di vedere il tuo viso imprigionato in una bolla, una
grande bolla che diventava sempre più
piccola lassù nell’infinito"...
Questo sogno mi è stato raccontato da una amica pittrice, lei si ispira ai suoi sogni per creare i dipinti. Forme e colori prendono vita nel suo subconscio per poi esplodere sulla tela.Questo accade anche agli scrittori e perfino i musicisti spesso sognano la musica in una sinfonia di note che riempiono la notte e il sonno...
E se lasciassimo aperto il cancello del giardino nostro inconscio?
Chissà quanti fiori potrebbero nascere per colorare la nostra vita...
Forse scopriremmo lati nascosti e profumati nella nostra realtà.
Ci proviamo?
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