venerdì 8 aprile 2016

UN PETALO AL PROFUMO DI MARE: MARIETTO IL CALAMARETTO



Eccoci oggi con una fiaba al profumo di mare per bambini ma anche per le mamme! 

C’era una volta un calamaretto di nome Marietto,che stanco di ondeggiare per i soliti mari,decise di solcare gli oceani sconosciuti. Ma come fare? Era troppo piccolo per affrontare un lungo viaggio!Doveva trovare un’altra soluzione!Decise quindi di fare auto-stop,pardon,mare –stop con il prossimo delfino o balenottero che gli fosse capitato a tiro.

Così un giorno,mentre piroettava nelle acque al largo di Camogli,vide una giovane balenottera che con piglio deciso si  dirigeva verso il largo,e le chiese se poteva farle compagnia nel suo viaggio.
“Perché no?”-rispose divertita Camilla,la balena che zampilla,“ aggrappati bene alle mie pinne e ….si parte!”
Marietto si divertì un mondo a navigare così rapidamente e in profondità, anzi ogni tanto Camilla gli permetteva di adagiarsi sulla sua schiena  facendosi lanciare in alto verso il cielo al centro del suo zampillo.Qualche volta,addirittura,emergevano dall’acqua e Marietto potè per la prima volta ammirare il mondo esterno .A dire il vero scampò per miracolo anche ad un rapimento da parte di un gabbiano,che vide stupito  il calamaretto avvolto dal fresco spruzzo d’acqua di Camilla e cercò di tramutarlo in un boccone prelibato.Fortunatamente mancò la preda grazie ad una rapida immersione della balenottera che aveva intuito tutto!

Durante il viaggio verso i mari caldi dei Tropici fecero numerosi incontri: i simpatici delfini che condivisero con loro un lungo percorso marino,le meduse ballerine,alcuni squaletti un po’ affamati ma spaventati dalla mole del cetaceo e la piovra misteriosa.

Ma l’incontro più interessante  fu quello che fecero appena arrivati in una laguna calma e cristallina:una grande tartaruga,vecchia di cent’anni e forse più, si avvicinò lentamente e con una voce che arrivava dagli abissi chiedendo loro:
”Voi siete stranieri di questo luogo,cosa vi ha portato fino a qui?”  
“Il caso e la curiosità”- risposero in coro i due pesci “navighiamo ormai da tempo e volevamo riposarci in quest’angolo incantato”

“Avete colto nel segno”-rispose la tartaruga guardandoli attentamente “questo posto è veramente incantato e non solamente per la bellezza del paesaggio. Venite con me e vi mostrerò il Paradiso dei pesci;io ne sono il guardiano e il solo a potervi mostrare la strada”.

E così superata la barriera corallina, a dire il vero un po’ a fatica visto la mole della balenottera,si immersero nelle acque più profonde finchè arrivarono in prossimità di una grande città sommersa in corallo blu:il Paradiso dei pesci! Questo Paradiso era anche un po’ bizzarro. Una moltitudine di pesci- angelo dalle grandi ali bianche azzurre giocava a nascondino cantando “onda su onda”; mentre piccole seppie trasparenti scrivevano indovinelli che le sirene avrebbero poi rivolto ai naviganti e piccoli granchi ballavano fra loro il tango marinero.

“Quando uno di noi termina il corso della sua vita non muore veramente, cambia solo forma:c’è chi diventa fiore degli abissi,altri ancora si trasformano in bolle azzurre e trasparenti che solcano la superficie del mare,i più fortunati si tramutano in sirene dai lunghi capelli e dalla voce flautata,il mare rimane comunque sempre la nostra casa”
“ Attenzione però a non finire in qualche padella insieme ad acciughe e gamberetti” – continuò il guardiano –tartaruga guardando Marietto “o a non essere arpionati durante una caccia alla balena” rivolgendosi a Camilla “ in questo caso sarete persi per sempre e  non arriverete mai qua”.
     
“ Siete però così simpatici e pieni di vita che vi aiuterò facendovi seguire sempre nel vostro cammino da un  pesce –angelo,non lo vedrete ma sarà sempre vicino a voi”.

E i due simpaticoni ripresero dunque a navigare e fra tuffi e spruzzi ,sempre seguiti dalla “presenza” che li proteggeva,raggiungendo infine il famoso mar dei Sargassi.Lì Marietto scampò di nuovo ad un altro pericolo: mentre giocava a ramino con un piccolo polpo locale seduto sul fondo marino, si accorse di un uno strano luccichio che pensava essere quello di una lucciola marina.Ma non appena si avvicinò al bagliore si accorse con terrore che erano gli occhi gialli di una gigantesca murena,il temuto serpente dei mari!Fortunatamente il pesce angelo accorse in aiuto,strappandolo alle sue  fauci !

 “Marietto,Marietto sei curioso e un po’troppo fiducioso”-sentì sussurrare una voce amica “attenzione alle insidie nascoste e ai trabocchetti del mare, e non scambiare lucciole per lanterne!”
Un po’ stordito e alquanto intimorito il calamaretto incominciò a pensare che forse i suoi mari  non erano poi così male e anche Camilla ammise di avere nostalgia dei suoi amici.
 Detto fatto decisero la rotta per il ritorno e ripresero la via per il mar Ligure. Seguendo la scia di un transatlantico  arrivarono ben presto davanti alle coste conosciute.

E fu a questo punto che...:


SCEGLI TU IL FINALE CHE PIU’ TI PIACE!


·        …………..e fu a questo punto che  il pesce angelo come in tutte le fiabe che si rispettano, tirò fuori la sua bacchetta magica trasformando Marietto e Camilla in un principe e una principessa,che vissero felici e contenti in un bellissimo palazzo di corallo blu nel Paradiso dei pesci !

·        …………e fu a questo punto che ormai prossimi al mar di Camogli i due amici furono intrappolati in una gigantesca rete di pescatori e ahimè vennero così destinati a finire in qualche frittura  o in una fabbrica di sapone!Poverini!!!

·        ………………..e  fu a questo punto che  ormai di fronte alla città di Camogli i due amici si guardarono in faccia,pardon nelle branchie, e senza neanche scambiare una parola ripresero il largo per un altro viaggio e altre avventure! Chissà forse li ritroveremo al Polo sud insieme ai pinguini!