In una giornata di sole d’inizio primavera Fagiolino si trovava sul campo di
gioco per il consueto allenamento di calcetto. Gli piaceva moltissimo giocare,
quando la palla rimbalzava sotto il suo
tiro si sentiva un vero leone. Ce l’aveva quasi fatta con la sua squadra
quell’anno: erano secondi in classifica, un ultimo sforzo, un po’ di fortuna e
avrebbero potuto vincere il campionato! Infatti da lì a qualche giorno ci
sarebbe stata la sfida con i classificati
al primo posto, se avessero conquistato il punteggio migliore sarebbero stati
vicini alla bellissima coppa e al titolo
di vincitori! Non potevano perdere.
“Dobbiamo trovare un espediente
per essere sicuri della vittoria” si
sentiva sussurrare fra i compagni di gioco. Incominciarono a pensare di fare
uno scherzetto agli avversari: avrebbero
cosparso di dentifricio le scarpe, oppure nascosto le magliette. Oppure,
oppure, che fare? Vagavano con la fantasia fra il “serio e il faceto” cercando una
scorciatoia per raggiungere il loro obiettivo con successo. Anche usando la
furbizia invece che la bravura. Ma Fagiolino non era convinto e scuoteva la
testa.
“Non è da noi.
Concentriamoci, per fare goal” commentava, cercando di convincere gli
amici ad abbandonare quello strano proposito.
Molti lo ascoltarono e alla fine decisero di allenarsi con impegno, come sempre. La notte prima dell’incontro in sogno arrivò l’amata Fatina Turchina.
Molti lo ascoltarono e alla fine decisero di allenarsi con impegno, come sempre. La notte prima dell’incontro in sogno arrivò l’amata Fatina Turchina.
“ Chi la fa l’aspetti. Ti ricordi questo proverbio? Non è forse meglio vincere
con lealtà? Credete in voi stessi e il pallone volerà! Parola di Fatina, vi
aiuterò, sarò lì vicino a voi.”
Il giorno della partita lo stadio era gremito
di gente, Fagiolino riconobbe molte persone che conosceva, anche quelle che non
vedeva da molto tempo. Erano tutti arrivati per fare il tifo, volevano
sostenere lui e la sua squadra con urla di affetto e simpatia.
“ Forzaaaaaa!” quell’entusiasmo
gridato era davvero contagioso.
Riuscirono a vincere? Ci provarono con tute le forze, combatterono a lungo con la squadra avversaria, non avevano mai giocato con tanta passione, ma finì in pareggio. Avrebbero dovuto aspettare ancora una partita per sapere se sarebbero riusciti ad ottenere il titolo definitivo , ma dentro il cuore e l’anima si sentivano ormai dei CAMPIONI. E lo erano davvero, lo avevano dimostrato davanti a tutti.
“ Grazie” sussurrò il ragazzino
guardando in alto verso l’azzurro mentre i compagni lo applaudivano contenti di
avere ascoltato i suoi consigli e fieri del loro risultato.
Arrivederci alla prossima
partita, ops puntata!