giovedì 12 aprile 2018

SCHOOL VILLAGE A NAPOLI CON LA CITTA' DELLA SCIENZA

Innovation Village, la fiera annuale dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie, organizzata da Knowledge for Business presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, quest'anno ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone tra studenti, imprenditori e professionisti del settore. 

Nell'ambito di School Village, una interessante e colorata  mostra di progetti interattivi e inclusivi sul fil rouge della "diversità"è stata  promossa dalla città della Scienza di Napoli con la collaborazione dell'Università di Napoli Vanvitelli - Corso di Social Design e Science Design sul tema Comunicare attraverso le forme.


Progetti nati per rendere fruibili concetti complessi come quelli matematici con le scatole didattiche sulla matematica Maths Box a cura della Città della Scienza o a coinvolgere nella comunicazione soggetti speciaii e "diversi", gli ipovedenti e i bambini autistici come i progetti The Clew ,Co.Co Color, Sequency, Tab, Comunicolor- Do you want to talk?,  a cura dell'Università di Napoli Luigi Vanvitelli e varie associazioni del settore.


E poi la comunicazione a misura di bambino con Aedo,un libro per piccoli lettori  dai 7 ai 10 anni dotato di un dispositivo tecnologico interattivo.Consente di vivere un'esperienza narrativa attraverso le parole, i suoni, il paesaggio sonoro, e le luci. Stimola i sensi del fruitore con lo scopo di conoscere una parte del corpo umano attraverso AEDO.

Un progetto nato dalla collaborazione di Tania Falco, Carla Giusti Rosanna Veneziano, Carla Langella, la scrrittriceChiara PatarinoDario Casillo, CristianSommaiuolo, Città della Scienza, Università degli studi Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Architettura e Design Industriale e Napolisoundscape.com.

Progetti vissuti anche emotivamente con la collaborazione delle associazioni di non vedenti e di genitori di bambini autistici che vivono sulla loro pelle le difficoltà e le asprezze nel quotidiano.Sogni spezzati e sogni da coltivare con la speranza e il rispetto delle differenze.

Sempre di più innovazione deve fa rima con attenzione alle diversità, alle sofferenze e alle problematiche dei soggetti meno fortunati e più deboli per rinnovare veramente schemi precostituiti e poco aperti.
O no?