giovedì 16 febbraio 2017

UN GESTO DI TENEREZZA PUO' FAR NASCERE UN FIORE


“Come gira la girandola,come  gira la girandola” pensava tra sé e sé Fagiolino.
Il vento  faceva girare i grossi petali colorati della girandola e lui la guardava come ipnotizzato. Era quasi primavera e  la mamma aveva riempito di girandole il grande terrazzo pieno di sole affacciato sul mare e lui amava osservare il turbinio dei loro colori che si fondeva con l’azzurro del cielo e delle onde.

Un mattino gli sembrò di girare insieme al vento, tutto il suo mondo diventò un arcobaleno di luce e per incanto si trovò trasportato fin su verso le nuvole aggrappato ad una enorme girandola rossa. 
“Come mai mi trovo quassù?” si chiedeva meravigliato.
Mentre voleggiava attraversando  mari e monti con le rondini e i gabbiani che gli facevano l’occhiolino e lo accompagnavano nel suo volo fatato, improvvisamente vide in lontananza un draghetto rosso che sputava fuoco e fiamme!
“Bimbo,bimbo,hai visto passare il mio nemico mortale il Cavaliere Errante?”chiese il draghetto,che si chiamava Fuochetto. Fagiolino  lo guardò meravigliato,e poi gli fece un magnifico sorriso.
“Hei bimbo,dico a te hai visto passare un grande cavaliere con il mantello nero e gli stivali più veloci del mondo?”insistette Fuochetto.
Questa volta Fagiolino,che lo trovava simpatico e un po’ buffo lo salutò con la mano rimanendo sempre in silenzio.
Il drago  rimase interdetto e quasi offeso chiese:
” Non ti faccio paura,io che sono il terrore dei cieli e della terra intera? Insomma un po’ di rispetto per noi creature della guerra e del terrore!”disse con un gran vocione sputando fiamme e lapilli! In fondo in fondo sapeva che  era tutta una recita, non ci credeva tanto neanche lui. Infatti il bimbo,che nel suo candore e stupore vedeva le cose nella loro vera essenza, continuava a sorridergli.
“Se questa è la paura che incuto,temo che sia meglio andare in pensione!”si disse sconsolato Fuochetto. A questo punto il bambino,vedendo la tristezza nei suoi occhi gli tese la mano e lo accarezzò. Nessuno lo aveva mai fatto!
Ne fu intenerito, sotto la sua spessa corazza aveva anche lui un cuore.
Talvolta un piccolo gesto di affetto e gentilezza fa nascere un fiore nella roccia!
Decise quindi di rinunciare all’inseguimento del Cavaliere Errante e di tornare nella sua grotta in cima alla Montagna Infuocata a giocare a ramino con i draghetti suoi nipotini.

“Ciao”  fagiolino lo salutò  con la mano, sorridendogli ancora.
E fu con un sorriso che il bimbo si risvegliò dal suo lungo viaggio nella fantasia, circondato da girandole di tutti i colori che gli avevano sussurrato questa speciale ninna nanna, nel grande terrazzo inondato di sole.