domenica 30 ottobre 2016

LIBRIAMOCIASCUOLA E ICWA: IL GUSTO DI LEGGERE E SCRIVERE


“La lettura ci porta nel cuore e nella mente dello scrittore e ci fa conoscere nuovi mondi.” 
Così, giovedì 27 ottobre, abbiamo iniziato l’incontro promosso da Libriamociscuola e ICWA ( Associazione Italiana scrittori per Ragazzi) con i bambini e le insegnanti della terza A, B e Quinta D della Scuola Primaria 4 circolo di  Viale Maria Teresa di Savoia di Napoli. Quattro ore insieme con bambini festosi con il gusto di leggere e insegnanti pieni di entusiasmo che mi hanno accolto con affetto.
Siamo partiti proprio da una golosità letteraria che avrebbe suscitato l’acquolina in bocca a lettori di qualsiasi età: La fabbrica di cioccolato di R. Dahl.

“Come nascono le storie?”
I bambini erano curiosi e mi hanno sommersa di domande.

“Parliamo anche di scrittura, scriviamone una anche noi, di storia,  tutti insieme”.
Questa la richiesta delle insegnanti. 

Mi raccontano le loro difficoltà, i bambini oggi sono molto veloci e intuitivi nella comprensione di temi anche complessi, ma svogliati nell’esprimere i loro pensieri con la scrittura. L’abitudine ai giochi multimediali e ai device  ha come conseguenza anche una perdita di attitudine alla riflessione  e  addirittura alla consequenzialità degli eventi. La lettura apre la porta alla fantasia e può creare un percorso di crescita e anche  di sviluppo di nuove idee.

Così abbiamo iniziato tutti insieme “ una storia nella storia al profumo di cioccolato” con la promessa di rivederci per Natale con i racconti creati dai bambini.

“ La giornata di oggi è stata un bagno nella fantasia e ci siamo sentiti volare veloci sulle nuvole”. 
I piccoli studenti mi hanno salutato con questa frase sulla lavagna  e mi sono sentita felice perchè con queste iniziative cerchiamo di costruire ponti nelle scuole per stimolare la lettura e come Pollicino seminiamo briciole di conoscenza …
Un ringraziamento al Preside  Dott. Giovanni Del Villano e alle insegnanti Maria, Odette, Silvana, Luisa, Elisabetta, Rosita, Monica e Paola.



mercoledì 19 ottobre 2016

IN CHE FAVOLA SONO CAPITATO? FAGIOLINO E LA FATA TURCHINA


Di Chiara Patarino

C’era una volta una giovane mamma di nome Carolina.Veramente non era ancora mamma perché il bambino,che chiameremo Fagiolino,era ancora nella sua pancia.Fagiolino era però molto curioso e seguiva con attenzione quello che succedeva fuori nel mondo.

Un giorno Carolina,mentre sorseggiava con golosità un latte e menta nella piacevole calura estiva,
sentì una vocina che le diceva:”Non nascerò mica con una voglia di menta in mezzo al naso?”.
Ovviamente pensò subito ad uno scherzo di qualcuno che voleva farle paura,ma ci voleva ben altro!
Comunque si guardò intorno ma non vide nessuno; e ancora la voce “Non nascerò mica con una voglia di menta sulla fronte?”

“Insomma,basta con gli scherzi di cattivo gusto,chiunque tu sia fatti vedere!”esclamò la ragazza un po’ seccata.
“Non posso uscire adesso,anche se vorrei !Sono ancora dentro alla tua pancia ma vedo il mondo con i tuoi occhi,sono Fagiolino il tuo bambino!”

“ Ma i bambini dentro la pancia non parlano,non vedono!
“Questo è quello che pensate voi” rispose sdegnato Fagiolino “il fatto è che siamo un po’ spaventati da quello che succede all’esterno,preferiamo starcene nella nostra quiete,in questo azzurro senza tempo,nel marsupio delle nostre mamme!”.

“ E tu allora?”-chiese Carolina
“Io voglio accompagnarti in questo viaggio,sarò la tua voce amica,il tuo folletto birichino,prima o poi mi rifarò vivo” rispose Fagiolino.

Per un po’ però non si fece sentire,anche se talvolta la giovane donna sentiva dei brontolii sospetti.

Finchè un giorno ,dopo un violento acquazzone,Carolina andò a fare una passeggiata nel bosco vicino,accompagnata dal  suo simpatico cane Pippo. E fu lì, in una radura piena di luce e di profumo mentre in lontananza nel cielo si disegnava  un gigantesco arcobaleno,che lo udì ancora.

“ Che bel quadro,tutto colorato,chi è il pittore?”esclamò estasiato Fagiolino guardando l’arcobaleno..
“ Sono mille goccioline d’acqua  che giocando con la luce del sole colorano il cielo” rispose ridendo Carolina “giallo, rosso, arancio, rosa, verde, viola,blu . Esprimono tutta la gioia della natura che rinasce dopo la tempesta”.
“E questo profumo che riempi l’aria cos’è?”
“E’l’erba bagnata, sono i fiori di primavera, le fragoline del bosco.”

Fagiolino ci pensò un po’ su e dopo un po’ disse:
”Ma è possibile che in questo bosco sia tutto bello e tranquillo? Non c’è, che ne so,un grosso lupo cattivo che digrigna i denti,una casa incantata con la strega cattiva,un castello magico  con l’orco che mangia i bambini….Ma che favola è questa in cui sono capitato!”

Carolina rise ancora “Mi spiace deluderti,anche qui ci sono pericoli e problemi,ma c’è anche tanta bellezza,tanto amore,tanta gioia;mio caro bambino sei capitato nella favola  della vita!”



“Quindi non vedrò nessuna zucca fatata  trasportata da topolini,né potrò assaggiare la mela di Biancaneve e giocare con il magico pesciolino d’oro?”

“Potrai fare tutto questo e ancora di più,la tua fantasia ti porterà dove vorrai,sarà il tuo tappeto volante in mille viaggi d’incanto,ma poi tornerai qui in questo bosco di smeraldo,nel tuo paese fra la tua gente,alla tua vita”.

“E la fata Turchina?”
“Prima o poi troviamo tutti la nostra Fata Turchina,basta saperla riconoscere;non preoccuparti anche tu la incontrerai”rispose con dolcezza Carolina.

Dopo qualche mese Fagiolino nacque, poi crebbe e col tempo si trasferì a Parigi dove divenne uno stilista di fama internazionale, noto per i suoi bellissimi abiti azzurri.
Ma un dubbio ci è sempre rimasto:che in ogni donna che rendeva più  bella con le sue creazioni non cercasse sempre la sua Fata Turchina?