Vele che urlano al cielo storie di disperazione,bambini che ti guardano con un sorriso pieno di entusiasmo e stupore. Voglia di scappare, rabbia che esplode e frantuma le coscienze, voglia di rimanere, di crescere, di crederci ancora e trasformare quel dolore pungente in un germoglio di pace.
I due volti di Scampia che grazie alla iniziativa di ICWA, l'Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi di cui faccio parte, abbiamo avuto la possibilità di guardare.
I bambini e i ragazzi che abbiamo incontrato nelle scuole e al Centro Hurtado avevano una luce che brillava negli occhi. Una luce che esprimeva il desiderio di conoscere, di imparare, di leggere, di creare, ma sopratutto di affermare con orgoglio " Noi siamo di Scampia e ci crerimm". Ci crediamo e sconfiggiamo l'anatema che ci ha colpiti. Come? L'antidoto c'è. Abracadabra... eccolo qua. Una manciata di forza per sviluppare l'energia e l'autostima e poi aggiungiamo una zolletta di speranza, pensare positivo fa bene, e un pizzico di fantasia che colora la giornata e tutti i mali porta via.
E noi vogliamo raccontare questo di Scampia, con un lungo filo di note che rimbalza per l'Italia e raccoglie la musica dei racconti dei bambini....
Grazie ai Presidi e agli insegnanti delle scuole Virgilio4, E. Montale,S.Pertini, E.Morante, al Centro Hurtado, ai genitori.Grazie al Comune di Napoli, al Colonnello Tirino, a Tiziana, Manuela, Roberto, alle due Anna, Barbara, Daniela, Marco, Michele,Claudia,Giuliana, a tutti gli autori, e a tutti i sostenitori di "Scampia storytelling". E un grazie speciale ai bambini per averci raccontato, con quella luce negli occhi, la vostra storia.Torneremo.
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