Lassù nel blu della notte una stellina piangeva:doveva lasciare la galassia,abbandonare il Sole e la Luna,Giove,Plutone ,Venere e la Terra…soprattutto la Terra,con i suoi mari,i fiumi, le montagne con gli alberi,i fiori,i bambini.E piangeva,piangeva e le sue lacrime scendevano nella notte con una pioggia di pagliuzze dorate,delicata come la neve in primavera.
“Cosa
succede?”-si chiese Francesca,una bambina vispa e curiosa che,come tutte le
sere stava guardando il cielo con il suo telescopio, “ E questa cos’è?” –continuò mentre raccoglieva
con cura una lacrima d’oro. E ne raccolse poi un’altra e un’altra ancora fino a
riempirsene le tasche.
Non
riusciva proprio a capire cosa stava succedendo! Era però ormai tardi e andò a dormire ma nel sonno sognò di
essere trasportata in un altro universo, trasparente e pieno di luce dove
incontrò la stellina triste.
“Vieni
con me “-questa le disse dolcemente –“e faremo un viaggio che non potrai mai
dimenticare”.
Francesca
accettò,si aggrappò alla lunga coda dorata della stellina e partirono insieme
nell’azzurro senza tempo…
Si
tuffarono in un caleidoscopio di colori,in cui bagliori intensi si alternavano
a momenti di buio profondo,videro mille albe e mille tramonti,ascoltarono centinaia
di linguaggi diversi e respirarono i profumi più intensi.Quanto durò il
viaggio? Mesi,anni o forse un minuto,Francesca non lo seppe mai.Si risvegliò
come sempre nel suo lettino con la nostalgia della sua amica di viaggio e una
voglia matta di fragole! E, meraviglia
delle meraviglie,appena aprì la finestra della sua stanza si accorse con
stupore che il giardino era pieno,stracolmo di rosse fragoline che sembravano
dire mangiami,mangiami!Ogni lacrima dorata si era trasformata in frutto
gustoso!
E le gocce d’oro che aveva raccolto la notte, ormai diventate fragole riempivano la stanza del loro delicato
profumo. Francesca non potè resistere alla tentazione e le mangiò. Il loro sapore era
delizioso! Mentre assaporava il gustoso spuntino sentì una vocina che chiedeva
aiuto:
“Aiutami,aiutami
“implorava la stellina “ lo spaventoso buco nero,il terrore di tutti i mondi e
di tutte le galassie, sta per inghiottirmi ,mi porta via da te e da tutti i
miei amici!!!”
La
bambina non sapeva cosa fare per salvarla,ma d’istinto,incominciò ad
arrampicarsi sull’albero più alto del giardino,come per raggiungerla. E magia
delle magie, grazie alle fragole fatate che aveva mangiato,allungando la mano
verso il cielo riuscì ad afferrare la stellina per la coda,strappandola così al
suo triste destino.
“Rimani
sempre qui,non andartene via” le disse quindi Francesca osservandola mentre
diventava sempre più piccola fino a poterla contenere nel palmo della mano. La
stellina accettò con gioia e rimase per sempre con la bimba. E da allora ogni anno l’albero di Natale risplende di
una luce particolare…
E ora ecco la ricetta:
3 uova solo tuorlo
1/2 latte o latte di riso
5 cucchiai di zucchero ( meglio se zucchero di canna )
1 cucchiaio da caffè di fecola di patate
250 gr di panna di soia
50 gr canditi
50 gr uvetta
2 fette di panettone
Mescolate i tuorli d'uovo con lo zucchero fino a renderli cremosi e omogenei, aggiungete l'addensante ( per comodità va bene l'amido di patate, oppure la farina di carrube che però è più difficile da trovare o un pizzico di agar agar).
Scaldate il latte e la panna e aggiungete la crema fino a farla addensare.
Nel frattempo avrete frullato il panettone che aggiungerete alla crema quando è raffreddata insieme all'uvetta e ai canditi. Aggiungo anche due cucchiai di liquore cointreau che lo rende più profumato. Metto la crema nel frigo per 4/5 ore prima di mantecarlo nella gelatiera. Veramente delizioso, ottimo dessert per Natale.
Nessun commento:
Posta un commento