Gli anni erano passati e Fagiolino, uscito dalla pancia della
mamma, era ormai cresciuto. Si era trasformato in un bimbo vivace, affettuoso e
pieno di curiosità. Aveva appena sette anni ma era già affascinato dalle tante domande che affollavano il suo universo ogni giorno.
Questo era il suo motto “ Non dar nulla per scontato,il mondo è grande e va esplorato”.
Questo era il suo motto “ Non dar nulla per scontato,il mondo è grande e va esplorato”.
Leggeva tantissimo ed era appassionato delle fiabe del
passato, le trovava più carezzevoli e gustose. Era diventato grande a pane e
Cappuccetto rosso! Inutile dire che era un fan della “Fata Turchina” e se non
fosse stato troppo piccolo per farlo, avrebbe già aperto un gruppo per lei su
Facebook! Quante volte aveva letto Pinocchio e l’aveva ammirata così dolce e gentile, sempre pronta a dare un aiuto.
Ma
non esistevano più persone così? Era solo una fiaba?
Guardandosi intorno poteva vedere gli adulti , e anche
qualche bambino, sempre arrabbiati e scorbutici come se mangiassero in
continuazione limoni acerbi e senza zucchero! Bisognava trovare un antidoto
all’asprezza prima che il mondo perdesse tutto il suo miele! Che fare? Far
addormentare tutti in una stanza al sapor di panna e cioccolato?
Forse durante
la notte tutta quella dolcezza si sarebbe riversata nel cuore dei dormienti con
un effetto “tenerezza” al mattino!
“Fata Turchina aiutaci tu”la chiamò un giorno con il
pensiero Fagiolino
Si concentrò e la gattina Pallina, sorniona e batuffolosa,
si accoccolò vicino a lui facendo le fusa.Questa volta non le tirò la coda
come faceva sempre. Anche lui doveva fare un piccolo sforzo, essere più gentile
e comprensivo, questo lo aveva capito.
Il giorno dopo portò a scuola due bei mazzi di fiori di
campo. Li aveva raccolti in giardino. Uno era per la maestra che lo ringraziò
con un sorriso.
Ne aveva anche per per i compagni a cui donò un fiore per ciascuno.
Qualcuno ridacchiò, volò qualche battutina, una bimba se lo mise fra i capelli ma il gesto era piaciuto. Tanto più che era
arrivato inaspettatamente. Non era il compleanno di nessuno, nessuna ricorrenza
da festeggiare. E tantomeno aveva chiesto qualche cosa in cambio. Caramelle,
figurine o un giro di gioco sulla playstation. Era stato solo un pensiero
gentile.
Francesca, la sua amica e compagna di banco gli scoccò un
bacio sulla guancia. Fagiolino arrossì, l’aveva fatto davanti a tutti! Ma il
suo cuore sorrise.
“ Non dar nulla per scontato, sii grato a chi a suo modo ha
dato” poteva essere il suo nuovo motto.
L’aria profumava di nuovo di vaniglia e cioccolato. Che fosse
passata da lì la Fata Turchina? Forse è proprio lei la fata che ci aiuta a far germogliare nel
cuore il fiore della gentilezza e dell’amore. Non bisogna farla volar via.
Hei bimbo,dico a te , l’hai poi incontrata la tua Fata
Turchina?
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