lunedì 10 marzo 2014

TURISTI PER CASO A NAPOLI E LA LEGGENDA DI SANTA PATRIZIA

Una domenica di sole a Napoli. Piazza di San Domenico Maggiore. Profumo di sfogliatelle e musica live di
Chiesa San Gregorio Armeno-Napoli
band giovanili che si esibiscono per turisti e abitanti della zona.Lui e lei in gita a Napoli sono affascinati da tutto quel colore e vigore partenopeo, anche se questa energia così esuberante un pò li stordisce. Non sono abituati, arrivano da un piccolo paese ligure dove la gente parla poco.
Lui: Che ne dici di arrivare fino a Via San Gregorio Armeno? E' la via dei Presepi....
Lei:  Ma Natale è lontano...
Lui: Dai, andiamo è caratteristico e poi potremmo trovare qualche simpatico souvenir...
Gironzolando fra le botteghe stracolme di pastori e cornetti portafortuna, ecco arrivare due suorine con gli abiti neri svolazzanti. Sembrano quasi due figuranti prese ad hoc per il divertimento dei più curiosi.
Lui, incuriosito: Seguiamole...
E fu così che i due turisti "per caso" scoprirono il chiostro e la chiesa di San Gregorio Armeno, due gioielli d'arte incastonati nel variopinto centro storico della città.
Appena entrati nel chiostro si incomincia a ritornare indietro nel tempo, l'aria è profumata dell'aroma lieve di limoni e aranci. Le suore, alcune straniere, sono gentili, sorridono con il cuore. Sono le Suore Crocefisse dell'Eucarestia e si prendono cura dei ragazzi"difficili" del quartiere.
La Chiesa, accanto al chiostro è piccola e sfavillante di stucchi dorati. Si respira un'atmosfera di pace e d'intimità spirituale.
Una leggenda narra che fu edificata sulle rovine del tempio di Cerere verso il 930, nel luogo che avrebbe poi ospitato il monastero fondato da Santa Elena, madre dell'Imperatore Costantino. Un'altra leggenda indica la presenza di un monastero di suore basiliane dedite a Santa Patrizia, le cui spoglie sono in effetti conservate nella chiesa dal 1864.
"Eccola là la Santa in quella piccola teca" E' conservata in una cappella a destra della navata;  la indica una suora minuscola, dai tratti asiatici. E' filippina, ma parla con un curioso accento napoletano.
Anche Santa Patrizia arriva da lontano:  a metà del 600 DC, nata da una ricca famiglia di Costantinopoli,  abbandonò la sua vita agiata per recarsi in Terra Santa, la leggenda narra che durante il viaggio fu vittima di un naufragio che la portò a Napoli, dove morì in convento qualche tempo dopo.
"E' copatrona di Napoli insieme a San Gennaro"  sussurra ancora la suorina.
"Pochi lo sanno". In effetti durante i secoli anche per lei ci sono state testimonianze di numerose manifestazioni di scioglimento del sangue e della manna, in particolare in occasione della sua festa il 25 agosto.Alcuni dicono di recarsi alla chiesa di martedì, qualche cosa potrà succedere...
Santa Patrizia, ce lo fai un miracolo? Proviamo a chiederlo....forse ci esaudirà.

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